Eros Tetti: “Mercati locali, case del popolo e botteghe: il modello toscano per rilanciare economia, comunità e territori”
“Il futuro della Toscana passa da un nuovo modello economico, radicato nei territori e capace di rigenerare comunità e identità. Per questo, se sarò eletto in Consiglio Regionale, mi impegnerò a promuovere un programma organico di sostegno alle filiere corte e di valorizzazione degli spazi sociali, economici e culturali dei nostri quartieri e dei nostri paesi.”
Con queste parole Eros Tetti, candidato con Alleanza Verdi e Sinistra nei collegi di Firenze e Lucca, presenta una proposta politica che nasce dall’esperienza concreta del progetto Kmvero, già attivo a Scandicci.
“Il futuro della Toscana passa da un nuovo modello economico, radicato nei territori e capace di rigenerare comunità e identità. Per questo, se sarò eletto in Consiglio Regionale, mi impegnerò a promuovere un programma organico di sostegno alle filiere corte e di valorizzazione degli spazi sociali, economici e culturali dei nostri quartieri e dei nostri paesi.”
Con queste parole Eros Tetti, candidato con Alleanza Verdi e Sinistra nei collegi di Firenze e Lucca, presenta una proposta politica che nasce dall’esperienza concreta del progetto Kmvero, già attivo a Scandicci.
“Il modello è semplice e rivoluzionario allo stesso tempo – spiega Tetti – riportare i mercati dei produttori locali dentro le case del popolo e negli spazi pubblici che oggi faticano a trovare un ruolo, coinvolgendo al contempo le botteghe di quartiere e di paese, veri presidi sociali e di sicurezza che rischiano di sparire. A questo si possono unire i GAS (Gruppi di Acquisto Solidale), Slow Food, associazioni di categoria artigianali e agricole, associazioni che lavorano sul tema e anche quei privati con spirito pubblico che, pur guardando al proprio legittimo guadagno, scelgono di salvaguardare le filiere e il bene comune.”
I dati confermano la necessità di questo cambio di rotta: in Italia oltre il 70% della spesa alimentare passa attraverso la GDO, che lascia ai produttori agricoli solo il 20-25% del prezzo finale. Con filiere corte e mercati locali, quella percentuale può salire al 50-60%, garantendo reddito a chi produce e accessibilità a chi acquista.
Questo modello ha benefici concreti:
- Economici: i soldi restano nel territorio, sostenendo produttori e botteghe.
- Ambientali: il trasporto del cibo è responsabile del 19% delle emissioni globali del settore alimentare (Nature Food, 2022), e accorciare la filiera significa abbattere CO₂.
- Sociali: spazi oggi dimenticati tornano a essere luoghi di comunità, le botteghe di paese ritrovano un ruolo e si rafforzano i legami di vicinato.
Link approfondimento KMvero https://open.substack. com/pub/iocomprotoscano/p/io- compro-toscano-dalla-comunita? r=20q7fu&utm_campaign=post& utm_medium=web& showWelcomeOnShare=true
Eros Tetti
Telefono:+393403678469
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