Luca Mercalli non è solo un nome noto nel panorama della meteorologia e della divulgazione scientifica italiana, ma è anche una figura che ammiro profondamente per il suo impegno incrollabile verso la causa ambientale. Ho avuto l'onore e il privilegio di collaborare con lui in diverse occasioni, tra cui la campagna per la salvezza delle Alpi Apuane e nell'ambito di Europa Verde, dove Mercalli contribuisce con la sua preziosa esperienza come membro del comitato scientifico. La sua capacità di coniugare conoscenza scientifica e passione per l'ambiente lo rende un autore unico nel suo genere, capace di trasmettere messaggi profondi e urgenti con una chiarezza e un'empatia senza pari.
In questo suo lavoro, "Salire in Montagna", si distacca dalle pubblicazioni accademiche per avventurarsi in una narrazione personale e avvincente, che riflette il profondo legame tra l'autore e l'ambiente alpino. Ma perché dedicare denaro ed energie per ristrutturare una vecchia e scomoda baita nel cuore delle Alpi Cozie? La risposta a questa domanda rappresenta il cuore pulsante del libro: una migrazione verticale, intrapresa non solo come sfida personale, ma come manifesto di una necessità più ampia e collettiva, quella di ritrovare un contatto autentico con la natura e di rispondere in modo concreto all'emergenza climatica.
La narrazione si dipana attraverso successi e ostacoli di questa personale risalita verso un'esistenza più sostenibile, delineando un percorso che si allontana dall'asfissiante calore estivo delle città, grazie alla frescura salvifica delle montagne. Questi luoghi, a due passi dal quotidiano ma così diversi, si rivelano non solo rifugi dal riscaldamento globale, ma anche terre di nuove possibilità, dove borgate abbandonate possono rinascere attraverso pratiche di bioedilizia che rispettano il paesaggio e rispondono alle moderne esigenze di comfort e connettività.
"Salire in Montagna" è quindi più di una semplice cronaca di un ritorno alla terra; è un invito a riflettere sulla possibilità concreta di abitare il mondo in maniera diversa, di rispettare i ritmi della natura e di riappropriarsi di uno spazio per la contemplazione di ciò che resta del nostro ambiente. Mercalli condivide la sua esperienza di vita in montagna non solo come scelta personale, ma come dimostrazione vivente della necessità di un cambiamento radicale nelle nostre vite, per contrastare l'emergenza climatica e riscoprire il valore intrinseco della natura.
In conclusione, "Salire in Montagna" di Luca Mercalli non è solo un libro: è un viaggio, un'esplorazione intima e collettiva verso la possibilità di una coesistenza più armoniosa tra uomo e natura. Un'opera che invita alla riflessione, all'azione, e soprattutto, alla speranza. Con la sua prospettiva unica e la sua scrittura coinvolgente, Mercalli ci guida su sentieri meno battuti, dove ogni passo verso l'alto è un passo verso un futuro più sostenibile.