Tetti (Europa Verde): una cura shock per il fisco e investimenti sull'ambiente per combattere la crisi covid

Dalla destra solo proposte fumose e demagogiche. Servono interventi concreti: blocco delle tasse e dei tributi, no tax area per montagna e aree periferiche, investimenti su sicurezza edifici, piano antincendi e anti alluvione, puntando su rilancio agricoltura e silvicoltura.

“Di tutto abbiamo bisogno in questo momento tranne che slogan e soluzioni rabberciate: la crisi economica post convid, ceg, secondo le stime più avccreditate produrrà una contrazione del PIL nell'ordine di almeno il 13% a livello nazionale, non può essere affrontata con provvedimenti spot o sussidi, né tantomeno dando soldi a pioggia. Serve un piano dettagliato, concreto, che vada a stimolare investimenti in settori strategici, in grado di produrre stimoli immediati all'economia. Per questo bisogna puntare ad un abbattimento delle tasse, che vanno congelate almeno per un anno, ad una riforma fiscale per le aree svantaggiate e marginali, ad investimenti massicci nella cura dell'ambiente e della sicurezza sismica ed idrogeologica” lo afferma Eros Tetti, candidato alle prossime elezioni regionali per Europa Verde.

“Sul piano fiscale penso ad una sterilizzazione delle tasse e delle imposte -sia nazionali che regionali che comunali- a partire da Marzo 2020 fino a dicembre 2021. Va poi allargato il regime forfettario in modo da abbattere il numero di adempimenti e spese. Vanno poi individuate "aree di rischio desertificazione economica" sia nei centri storici urbani sia nelle montagna e campagne, in cui vanno annullate per almeno un triennio (fino al 31.12.2023) tutte le tasse locali e comunali. In alcune situazioni urbane particolarmente degradate e in fase di desertificazione e per tutte le aree cosiddette marginali e montane si dovrà procedere con una No Tax. Il principio è: se ho 50 euro faccio la spesa e non pago le tasse al Comune” sottolinea Tetti.

Che aggiunge: “sul piano degli investimenti, non servono contributi a pioggia che finiscono per non aiutare nessuno. La Toscana ha 4 grandi opere pubbliche da fare: a) una Legge sul Terremoto che ristrutturi l'intero impianto dei borghi e città toscane, affiancando risorse regionali al Sisma Bonus 110% b) Uno stanziamento cospicuo per la prevenzioni antincendio , e per la prevenzione anti alluvione c) favorire in maniera massiccia la ripresa dell'attività agricola in montagna che è l'unico modo per salvaguardare il territorio e difendere anche il fondovalle e le città. (su questo abbiamo già ottenuto dal candidato presidente Eugenio Giani che si innalzi da euro 30.000 a 80.000 euro il contributo a fondo perduto per i giovani che aprono un'azienda agricola) d) Riforestazione delle città e pianure non coltivate della Toscana, per abbattere CO2, per rinfrescare le città e per rendere tutto il paesaggio più bello.”

“Solo incrociando una cura fiscale shock con investimenti nell'ambiente riusciremo a superare questa immane crisi, che no è solo economica, ma di sistema, e che dunque chiama in causa la capacità della politica di fare scelte all'altezza dei tempi e della sfida che abbiamo di fronte” conclude Tetti.

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