Per una politica etica serve una visione spirituale della vita. Un riflessione da far crescere

Si dibatte spesso sulla necessità di una nuova etica in politica, ed è un tema sempre più complesso e difficile. Abbiamo visto molte forze spingere questo dibattito sull'etica verso un populismo giustizialista che, di fatto, porta a una nuova inquisizione e rischia di aumentare il conflitto già vivido in questa società competitiva. Tuttavia, non possiamo liquidare la questione etica in politica con banalità, poiché essa riguarda l'amministrazione della casa comune. Questo deve obbligatoriamente spingerci verso una riflessione più profonda se non vogliamo relegare l'etica a un mero "perché va fatto così" o "perché così dice la legge". Come sosteneva Platone, "Una delle punizioni che ti spettano per non aver partecipato alla politica è di essere governato da inferiori".

Aggiungiamo anche il fatto che l'agire per conto di lobby è consentito perché rappresenta certe istanze, ma come possiamo fare? A mio avviso, finché non metteremo seriamente in dubbio i valori che animano e fanno muovere questo sistema economico politico non riusciremo a risolvere niente. Finchè il profitto sarà il valore centrale e le tre S (sesso, soldi e successo) saranno le mete ambite da tutti, la forza centrifuga sarà sempre troppo forte per poterla affrontare. Dobbiamo, quindi, riportare sul tavolo una visione più spirituale della vita che, come diceva Mahatma Gandhi, "La politica priva di principi è un serpente mortale da cui dobbiamo allontanarci."

Stiamo già vedendo nascere questa nuova spiritualità in politica che spinge molti giovani a muoversi senza un tornaconto personale ma per il bene comune. Quando parlo di spiritualità non mi riferisco a religione -sia chiaro!-, ma a uno sguardo che trascenda l'aspetto materialistico del mondo. "Dai movimenti 'non belli', divenuti improvvisamente belli, nasce un'inaspettata energia e una forza viva. È allora che inizia la danza del futuro," diceva Kandinsky ed ha profondamente ragione.

Abbandonare la via profitto-centrica è un fenomeno già percorso da tanti giovani che abbandonano lavori remunerativi ma che non lasciano tempo per vivere la vita. Anche qui si vede il germoglio di una nuova spiritualità che deve trovare spazio nella politica. Fare politica connessi col motore spirituale di migliorare il mondo è un passo fondamentale per cambiare realmente le cose che non vanno dentro e fuori di noi. Un approccio spirituale è un passo evolutivo che ci conduce alla nonviolenza ed a un essere umano evoluto che nel breve futuro avrà repulsione fisica alla violenza proprio perché sarà evoluto. Proprio per questo, come Martin Luther King Jr. affermava, "Abbiamo bisogno di una rivoluzione dello spirito, il cambiamento dei valori, il cambiamento del cuore è indispensabile." Voglio rimanere ottimista e credere ancora in un mondo migliore.

E ora qualche dato...

L'interesse verso una politica che integri valori etici e spirituali è supportato da diversi studi e sondaggi globali. Per esempio, un rapporto del Pew Research Center indica che il 77% dei partecipanti in diverse nazioni ritiene che sia essenziale per i politici mantenere standard etici elevati e mostrare onestà e integrità. Inoltre, l'Edelman Trust Barometer del 2022 ha rivelato che c'è una crescente domanda di trasparenza e di valori etici nelle istituzioni pubbliche, con un incremento significativo della fiducia nelle organizzazioni che dimostrano un impegno sociale e ambientale.

La spiritualità in politica non è solo una questione teorica, ma si manifesta anche attraverso movimenti pratici e tangibili. Ad esempio, in numerosi paesi europei, vi sono movimenti crescenti che difendono il territorio che promuovono l'agricoltura sostenibile, la decrescita e l'economia circolare come risposta al consumismo e al materialismo esasperato che hanno dominato le politiche economiche per decenni. Questi movimenti non solo promuovono una diversa visione del progresso e dello sviluppo, ma anche un rinnovato spirito di comunità e solidarietà, suggerendo un ritorno a valori più connessi con il benessere collettivo piuttosto che con l'interesse individuale.

Questi dati e movimenti confermano che un cambiamento verso politiche guidate da principi etici e spirituali non è solamente desiderabile, ma sta diventando sempre più una realtà concreta e misurabile in molte parti del mondo. La politica, dunque, sembra essere in una fase di transizione verso modelli che riconoscono l'importanza di valori non materiali e di decisioni governative che riflettano la ricerca di equità, giustizia e sostenibilità.

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